Ace Combat Joint Assault

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artikuba26
view post Posted on 9/7/2010, 12:40




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Dopo le recenti presentazioni avvenute durante il press tour europeo di Namco Bandai, ritroviamo Ace Combat: Joint Assault in una versione quasi definitiva resa disponibile dalla casa giapponese, che include quasi tutti i contenuti sul lato della campagna per giocatore singolo. Ancora una volta, affrontiamo scenari bellici che uniscono fantasia e realtà, velivoli esistenti e spirito arcade, recuperando una formula che resta vincente sin dalla prima generazione PlayStation.

paesaggi widescreen da distruggere
Dal punto di vista tecnico, il gioco si presenta piuttosto bene considerato che parliamo di una console portatile e che, quindi, sono da mettere in conto difetti "di serie" come l'aliasing marcato e una complessità poligonale ridotta. Malgrado ciò, la resa complessiva, in movimento, è simile alle prime uscite PlayStation 2 come fluidità, dettaglio dei velivoli e impatto visivo dell'ambiente in cui ci muoviamo. Sopratutto questo aspetto, il realismo dello scenario, emerge dai primi minuti grazie all'uso di foto satellitari e ambientazioni che esistono davvero, con i loro monumenti ben visibili.
Ovviamente i protagonisti assoluti rimangono caccia, bombardieri e altri mezzi più fantasiosi creati dal team di sviluppo per dare maggiore varietà all'insieme.
Pur nella semplicità e immediatezza dello stile arcade, i velivoli danno una buona impressione di realismo quando, ad esempio, vanno in stallo per una manovra troppo brusca o quando impiegano molto tempo nel virare. Si tratta, comunque, di fenomeni piuttosto rari perché il gioco resta prima di tutto (come tutta la serie) uno shooter "con velivoli" dove conta massimizzare il proprio record ed essere veloci ad abbattere gli avversari.
La dinamica delle missioni rispecchia le uscite casalinghe con la classica struttura filmato-briefing-hangar, integrata da alcune scelte aggiuntive. Ad esempio, possiamo decidere quale incarico affrontare modificando leggermente il corso della campagna, e se affrontarlo in cooperativa con un altro giocatore. Il multiplayer, va detto perché non è cosa frequente su PSP, sarà disponibile nel gioco completo sia online che offline, attraverso modalità cooperative e competitive.

riapre il garage dell'aria
I velivoli messi a disposizione dal gioco sono in buona parte gli stessi che ritroviamo regolarmente nelle varie uscite di Ace Combat, sin dalle versioni viste su PlayStation 2. Non possono mancare A-10, F-22 e ovviamente l'F-14 Tomcat tanto caro ai fan di Top Gun (e agli sviluppatori, dato che è una presenza fissa). Il loro funzionamento e stile di volo non sono molto personalizzati, in quanto le differenze tra i velivoli restano prettamente estetiche: non a caso, possiamo nuovamente cambiare livrea e colorazione, oltre a decidere armamento e carico bellico prima dei vari incarichi.
Sul fronte dei controlli, la bassa ergonomia per cui PSP è famosa si sente anche in questo titolo dopo qualche ora, ma lo schema dei comandi rimane semplice e intuitivo. Spostati alcuni controlli accessori (come la visuale) nel menu di pausa, i pulsanti frontali attivano tutte le funzioni legate a volo e combattimento. Grazie alla fluidità sempre elevata, non ci sono grossi problemi nella risposta ai comandi e la difficoltà iniziale molto bassa aiuta nel processo di apprendimento.
Sempre nel rispetto totale della tradizione, dopo ciascun incarico tornano i replay in stile televisivo con regia dinamica, seguiti dalla telemetria e relativo de-briefing. Chi segue la serie da anni, insomma, si sentirà immediatamente a casa grazie anche all'ottimo doppiaggio Inglese e alle musiche in stile classico/epico.

uno stormo con tanti eroi
Guardando il contorno delle missioni, ritroviamo lo stile iper-tecnologico che caratterizza le versioni da casa con il classico "finto" sistema operativo a finestre in cui sono raccolte tutte le scelte principali dei menu. Più interessante è l'ottima qualità dei filmati di intermezzo legati alla trama, che uniscono scene con attori, grafica precalcolata e una regia cinematografica di prim'ordine. La storia non è particolarmente originale: in un futuro molto vicino, il Giappone si trova sotto attacco da parte di forze sconosciute e la sua immediata riposta dà inizio alla classica escalation bellica. Con la differenza che questo conflitto, come avrete intuito, si svolge prevalentemente nei cieli a suon di "dogfight" e bombardamenti: ogni missione è collocata, infatti, all'interno di uno scenario operativo da cui non si può uscire, dove si alternano i nostri obiettivi (solitamente: abbattere ogni presenza nemica). A rendere l'insieme più interessante, ci pensano gli elementi cinematografici legati alla trama, iniziando dalle comunicazioni radio per arrivare ai colpi di scena che modificano obiettivi e bersagli in tempo reale. La costante presenza dei compagni di squadra, inoltre, fa sì che l'utente non sia mai solo o isolato nell'azione, ma venga spinto a proseguire anche per correre in aiuto di altri piloti.
Tirando le somme, si può dire che Ace Combat: Joint Assault non offra elementi particolarmente innovativi o aspetti destinati a stravolgere la sua categoria o la serie cui appartiene. Va detto però che la realizzazione tecnica, l'atmosfera e il gameplay sono sempre di prim'ordine, sopratutto per chi non bada troppo a questioni di originalità o taglio con il passato. Appuntamento alla recensione per altri approfondimenti e, sopratutto, per un giudizio completo sul gioco.


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